Gli Artiglieri d’Italia della sezione “Fratelli Venzon” di Ponte nelle Alpi, domenica scorsa (4 dicembre), hanno reso omaggio alla propria patrona Santa Barbara. L’annuale raduno si è aperto con la messa celebrata a Col di Cugnan a cui è seguita la deposizione di una corona d’alloro al locale monumento ai caduti in guerra. Ma è durante il convivio sociale che gli artiglieri, per bocca del presidente sezionale Gianluigi Rusconi, hanno esposto la loro rinnovata volontà di essere parte attiva nella numerosa e variegata realtà del volontariato pontalpino, pur lamentando il “fisiologico” assottigliamento nelle fila degli associati. “Deleteria è stata l’abolizione della leva obbligatoria” ha sottolineato. Con particolare energia infatti, Rusconi ha lanciato un appello agli artiglieri in congedo che, probabilmente a causa di mancanza di riferimenti locali, sono entrati a far parte di altre associazioni d’arma: “Risvegliate lo spirito di corpo che c’è in voi – ha detto e iscrivetevi con gli Artiglieri. In provincia ci sono tre organismi attivi: quello provinciale di Belluno e le sezioni di Ponte nelle Alpi e di Valbelluna-Trichiana”. Il presidente ha quindi fatto un excursus storico, a partire dalla breccia di Porta Pia del 1870 (la prima vittima dell’assalto fu un artigliere) anche se l’associazione nazionale è stata fondata ufficialmente nel 1923. “Già fin da ora – ha annunciato il vice presidente Luigino Olivier – sono in programma manifestazioni per il centenario del prossimo anno”. Apprezzamento per gli artiglieri è stato espresso dal sindaco, Paolo Vendramini, il quale ha elogiato la disponibilità della sezione e dei singoli iscritti per il supporto che dà alla popolazione di Ponte nelle Alpi. Infatti, la “Casetta Prest” di Nuova Erto, unica sede sezionale di artiglieri in provincia, ospita spesso attività sociali. In questo periodo è utilizzata dalla Protezione civile per seminari di soccorso e dal Calcio Ponte per i propri pulcini. L’incontro per i numerosi partecipanti all’hotel “Capri” è proseguito in allegria con la musica di Gildo.