Tradizione rispettata anche quest’anno da parte degli Artiglieri in congedo delle Sezioni bellunesi che, in collaborazione con i colleghi del Genio e Trasmissioni, si sono ritrovati nella mattinata del 4 dicembre al monumento al mulo di piazzale Vittime delle Foibe per celebrare la festa della comune patrona S. Barbara.
Al ritrovo sono convenute folte delegazioni di associazioni combattentistiche d’arma con vessilli, labari e gagliardetti ed una rappresentanza del 7° Reggimento Alpini guidata dal tenente colonnello Enrico Arseni.
Dopo la cerimonia dell’alzabandiera, l’esecuzione dell’inno nazionale e gli onori ai caduti, ha preso la parola il presidente della Sezione provinciale degli Artiglieri Costante Fontana che ha sottolineato il valore ed il significato di un appuntamento annuale molto sentito da tutti coloro i quali si riconoscono nel patronato della martire di Nicomedia.
Da parte sua il sindaco Jacopo Massaro ha ringraziato i convenuti per la loro testimonianza di attaccamento a valori di civiltà, memoria e impegno civile quanto mai necessari in questi tempi di forti disagi e tensioni che minacciano il vivere pacifico dei popoli con la forza devastante delle armi del fondamentalismo e dell’intolleranza.
Successivamente i presenti si sono recati nella chiesa di S. Stefano dove l’ex cappellano militare mons. Sandro Capraro ha officiato il rito religioso ammonendo, all’omelia, che questo è il tempo nel quale ciascuno non deve nascondere ciò in cui crede, ma deve testimoniarlo apertamente senza lasciarsi condizionare da devianti interpretazioni dei principi di convivenza e tolleranza.
Durante il rito è stata data lettura delle preghiere dell’Artigliere e dei caduti dell’Arma del Genio e Trasmissioni.
Ha fatto seguito alla cerimonia religiosa un rinfresco che ha concluso i festeggiamenti alla Santa Patrona.